giardini

Chelsea Flower Show 2017 , ( 1°)

giugno 23, 2017


 "Ricostruire un pezzetto del mondo fiorito: dovrebbe essere lo scopo di ogni giardiniere .
Che dovrà iniziare con il cuore leggero e gli occhi bene aperti - lo stesso stato d'animo che si prova all'ingresso di un bosco - pur con la coscienza di quanto tortuoso , e faticoso , sarà il cammino da percorrere.
Diventare giardinieri significa tentare , sbagliare , incaponirsi , provare grandi delusioni e piccole soddisfazioni che incoraggiano a sbagliare di nuovo..
Ma significa soprattutto aprire le orecchie , annusare , identificare il ritmo e la voce segreta di un luogo , per abbandonarvisi e assecondarli.
Il giardino non può nascere da una violenza esercitata sulla terra ..."*



Il mio regalo di compleanno , quest'anno , è stato il biglietto di ingresso al Chelsea Flower Show .
Ho toccato il Cielo e la Terra con un dito , perchè le aspettative non sono state disilluse .
Devo ammettere però che , il giorno prima , guardando alcune interviste in televisione _fatte ai designer del 'CWGC Centenary Garden' e del 'M&G Garden' _ ero rimasta molto perplessa sulla bellezza e la " spontaneità " dei loro progetti nonostante ne avessero spiegato il significato  .
Se fosse stata tutta così la Fiera sarei andata incontro sicuramente ad una grossa delusione .
Il problema è che non sono una amante di sculture , artifici ed abbellimenti  creati dall'Uomo ;  mentre qui sono considerati il fulcro del giardino .
Mi dà  un pò la sensazione di "una violenza esercitata sulla terra " .
Ma se apro gli occhi ed il cuore , comprendo che questa è l'essenza del giardino inglese , che si abbia un fazzoletto di terra o solo un tavolino con qualche sedia sul ghiaietto , per un inglese basta un fiore per fare un giardino .
Ho provato ad immaginare questi mini giardini senza  e con le sculture , provate anche voi e capirete il perchè una cosa non può escludere l'altra .
Sono perfetti così , alcuni ammirati di più , altri meno .
A seconda di cosa ognuno di noi ama di più e reputa più cònsono al proprio animo ..
Ho riflettuto a lungo su come mostrare questo evento e ho deciso di proporlo così come l'ho visto io : un giro in senso orario dei giardini ed un tour all'interno del  tendone centrale fatto in modo disordinato .

MIND TRAP
Questo Giardino è costruito intorno ai 4 muri di metallo che fanno da separazione tra il dentro _ nudo ed essenziale con il piccolo spigoloso laghetto _  ed il fuori che mostra un tripudio di colori e forme .
Soltanto vicino alla scaletta i fiori sono pochi e quasi discreti , in una zona di ombra e rari lampi di luce a simboleggiare l'inizio della malattia e il conseguente appiattimento dei sentimenti .
Queste mura sono la protezione e la prigione di ogni malato di depressione , il visitatore può solo intravedere quello che c'è all'interno delle mura ,  non riesce ad avere una visione completa così come accade per le emozioni e la mente del malato di depressione . 
Le piante scelte sono volutamente diverse per il tipo di esposizione , per dare maggior enfasi fra il dentro ed il fuori , fra la Prigione dei sentimenti e delle azioni e la Gioia di Vivere .
In questo Giardino ci sono delle aperture che si possono considerare come ingressi o come uscite ,  a seconda della fase che si sta vivendo della malattia , e rappresentano il percorso di guarigione/uscita che di solito è lungo e complesso ; a volte molto difficile . 
La griglia dei muri ricorda al malato che fuori dal proprio inferno interiore la Vita continua e che il premio che riceverà quando avrà vinto sarà la Luce e la Gioia di riprovare a Vivere ed a riemozionarsi così come accade quando si ammira un giardino fiorito .
Designer : Ian Price

Fonte :*Umberto Pasti .

Segue...

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